Territorio

Carolei, Andy Warhol e la Bilotti Chapel

Da Cubby Broccoli, celebre produttore di 007, ad Antonio Polet (ne parlerà a breve Gianluca De Rose), da Alfonso Rendano a Franco Scaglione, fino a un certo Andy Warhol 😀… Quanti personaggi di fama mondiale sono in qualche modo legati al nostro piccolo paesino? E quanto si potrebbe costruire intorno a queste connessioni straordinarie! Ma questa è un’altra storia.

Oggi mi piace scrivere di un legame che ha il sapore dell’incredibile: Andy Warhol, figura predominante della Pop art e uno degli artisti più influenti del XX secolo, e Carolei.

Era il 1983 quando Carlo Bilotti, mecenate e amico di giganti come Salvador DalĂ­, Roy Lichtenstein, Julian Schnabel, Giorgio De Chirico e, appunto, Andy Warhol, concepĂŹ un sogno.

Bilotti immaginava una cappella unica nel suo genere, priva di connotazioni religiose, uno spazio di armonia e riflessione, dove l’anima potesse avvicinarsi al soprannaturale, alla spiritualità massima; l’idea iniziale era di realizzare la “Bilotti Chapel” in Florida (stato in cui Bilotti aveva ormai la sua seconda residenza), ma fu Warhol a proporre qualcosa di inaspettato: costruirla non in America, ma su una delle colline di Cosenza, a Carolei, luogo caro a Bilotti. Abbiamo appreso questo aneddoto da un’intervista rilasciata da Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, nipote di Carlo Bilotti, alla testata online QuiCosenza.

Per il progetto Warhol si affidò all’architetto newyorkese Lawrence Harman, che immaginò una struttura unica: quattro cappelle laterali che, viste dall’alto, riproducevano il disegno di uno dei celebri “Flower” di Warhol. L’interno sarebbe stato decorato con opere dello stesso artista e grandi tele ispirate ai dettagli floreali dei manoscritti medievali.

La fase progettuale fu portata a termine, ma il destino aveva altri piani. Nel 1987, prima che il primo mattone fosse posato, Andy Warhol cessò la sua esistenza terrena. Oggi, il plastico della “Bilotti Chapel” è custodito al Warhol Museum di Pittsburgh, un ricordo tangibile di un sogno mai realizzato.

Mi piace immaginare che il luogo scelto per la cappella fosse l’attuale Colle degli Eroi, un angolo del nostro territorio che, anche solo per un istante, ha sfiorato la grandezza dell’arte immortale di Andy Warhol. E se… poi ve lo dico 😉