In cammino con Ulisse
Grazie all’evento “In cammino con Ulisse”, ben organizzato dall’associazione Erranze, in collaborazione con la competente guida ambientale Maria Sprovieri e arricchito dagli interventi letterari della nostra Antonietta Cozza, vulcano travolgente di entusiasmo e conoscenza, ho avuto oggi l’opportunità di rivalutare la figura di Ulisse come archetipo dell’uomo moderno.
In un mondo apparentemente frenetico, che in realtà spesso ci assopisce lasciandoci rapire da Sirene incantatrici e da Calipso seducenti, ognuno di noi è chiamato a ricercare e perseguire la propria Itaca; non un luogo d’approdo, bensì una meta da cui ogni volta ripartire più coscienziosi verso il perpetuo, meraviglioso e imprevedibile viaggio della vita.
Nonostante le cadute e le pause – imposte o scelte – ciò che davvero ci rende liberi e consapevoli è la resilienza, la curiositas che deve spingerci a esplorare l’ignoto, a superare i confini del conosciuto, anche a costo di smarrirci, perché solo attraverso la scoperta e l’esperienza possiamo davvero trovare e ritrovare noi stessi. Parafrasando Enrico Ruggeri nel suo “Ulisse” (brano scoperto grazie alla politropa Antonietta Cozza), mi vien da scrivere: e se qualcuno il nostro navigar non saprà capire, lasciamolo tranquillamente guardar la nostra scia…
«Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza»
Gianfranco Forlino